Terza avventura letteraria per lo scrittore campese Stefano Podestà che, dopo il successo del saggio autobiografico “Eravamo felici e non lo sapevamo” (2021) e del romanzo d’avventura “Lui, lei e il Diavolo” (2022), si è questa volta cimentato in un romanzo “giallo” ambientato a Portofino e nel Tigullio.
Il libro uscirà alla fine del mese di novembre e sarà acquistabile, al prezzo di copertina di € 16, presso la Libreria Agorà di Rapallo, la Tigulliana di Santa Margherita Ligure e online sul sito www.tigulliana.org.
Nel seguito la trama e qualche nota biografica sull’autore.
La trama:
Un efferato delitto sconvolge la quotidianità del celebre borgo di Portofino in una fredda alba d’inizio novembre.
Ad indagare su quello che, a prima vista, sembrerebbe rivelarsi come l’ennesimo caso di femminicidio, è il vicequestore Tommaso Arcangeli, ruvido cinquantenne recentemente trasferito dalla Puglia a dirigere il piccolo commissariato di Rapallo, in provincia di Genova.
Ad infittire il mistero è l’appartenenza della giovane vittima alla prestigiosa famiglia Barabino, passata agli onori della cronaca per l’acquisto di Villa Altachiara, storica dimora nobiliare sulla quale parrebbe aleggiare la maledizione del leggendario faraone Tutankhamon.
Intrighi, gelosie e rancori serpeggianti tra il mondo dell’alta moda e la contesa di un misterioso gioiello fanno da cornice ai fiabeschi paesaggi del golfo del Tigullio, un romanzo avvincente e ricco di colpi di scena in cui il protagonista, tra provocazioni e depistaggi, dovrà combattere contro avversari disposti a tutto confrontandosi al tempo stesso con i propri demoni interiori.
Note biografiche di Stefano Podestà:
Stefano Podestà, nato nel 1978, di Rapallo, fotografo e scrittore alla terza esperienza letteraria dopo il saggio autobiografico “Eravamo felici e non lo sapevamo” ed il romanzo d’avventura “Lui, lei e il Diavolo”, editi dalla Tigulliana rispettivamente nell’estate 2021 e 2022.
In questo “giallo” ambientato a Portofino e nel Tigullio ha dedicato molta attenzione all’aspetto descrittivo di luoghi assai familiari e ricchi di fascino, un racconto avvincente da leggere tutto d’un fiato in cui, come nei precedenti lavori, non mancano interessanti spunti di riflessione ed un pizzico di vena polemica relativamente a fatti di cronaca e tematiche di stretta attualità.