Giovanni Battista Macchiavello Beretta (Baciara)

benefattore del Santurio N.S. di Caravaggio

In una lettera al parroco di allora Don Maggiolo GB Macchivallo così si esprimeva: “Ho sempre creduto che quelli che sono aiutati dalla fortuna hanno il dovere di fare del bene “.

Don Maggiolo, come venne in possesso della cospicua somma donata dall’emigrante GB Macchiavello, coadiuvato dalla fabbriceria diede l’avvio ad un imponente programma di lavori, affidandone l’esecuzione ai signori Stefano Valle e Luigi Macchiavello.

Ed ecco in riassunto quanto è stato fatto: in facciata un comodo porticato che con le sue eleganti colonne di pietra squadrate dà alla chiesetta grazia ed armonia, e ai pellegrini rifugio in tempo di pioggia; sopra il portico è stata ticavata una comoda aula ad uso sacrestia;
La casetta attigua è stata rimessa a nuovo, con la aggiunta d’una cisterna che dava ai passanti la possibilità di attingere acqua in una zona che ne è del tutto priva. ( Dico dava, perché attualmente è del tutto inservibile, corne vedremo ). E’ stata pure fatta una comoda strada mulattiera di accesso alla chiesa con partenza dalle Piane.

Detti lavori, eseguiti con perizia e con l’entusiasmo di sernpre, furono inaugurati il 26 maggio 1927 con solennità di riti, presente S. E. Mons. Camillo Panizzardi’, Vescovo Casmense.

Tutta S. Maria era lassù come immedesimata nel suo Santuario che, reso snello ed elegante, da quell’alto cocuzzolo sembrava svettare come una bandiera.

Breve Biografia di GB Macchiavello

Testo gentilmente scritto da Gabriela Macchiavello (pronipote di GB Macchiavello)

GB, figlio di Pietro Macchiavello e Maria Beretta. Emigrò in Cile molto giovane. Lasciò la sua nativa Santa Maria del Campo, a Rapallo, di fronte alla mancanza di prospettive  per il suo futuro, con l’intenzione di raggiungere il Perù.

Quando la nave si è ancorata un paio di mesi a Valparaíso, per riparare qualche danno, dopo la crociera attraverso Capo Horn, GB decide di rimanere e non continuare a destinazione prevista all’inizio del viaggio.

È così che, senza avere null’altro di quello che indossava, inizia a lavorare. È impiegato come operaio in un magazzino a Valparaíso. Incontra il signor Grondona, un altro italiano, che lavora con lui nel medesimo magazzino.

Entrambi lavorano molto duramente, iniziando ogni giorno alle 4 del mattino per prepararsi all’apertura dell’azienda che apriva i battenti presto, alle 6:30, e non si sarebbero poi fermati fino alle 24:00.

Dopo qualche anno, GB invita i suoi fratelli Giuseppe e Michele anche venire anche loro in Cile per tentare la fortuna. Inoltre, manda cercare in Italia la donna che diventerà sua moglie, Ines Moltedo, 20 anni più giovane di lui. Si sposeranno l’anno 1889 e avranno 8 figli.

Secondo quanto raccontato da alcuni suoi discendenti e amici, si dice che GB, nonostante non avesse alcun addestramento accademico, era un uomo oltre che un lavoratore, molto intelligente e abile.
Tanto fu il suo sforzo che dopo alcuni anni, GB e il suo amico (Grondona) acquisiscono il magazzino dove lavoravano diventando proprietari della propria attività.

Luis Macchiavello Moltedo (figlio di GB) con sua moglie
Elisa Valle, i suoi figli (da sinistra a destra) Maria Luisa, Luis e Iris.


Con grande visione, impiegò i suoi risparmi GB comprando e investendo in terreni nella piana di Valparaíso. Alcuni di questi sono stati venduti dopo il terremoto dal 1906 al Tesoro, altri, dopo la sua costruzione, li sono stati affittati, il che gli ha permesso di aumentare le sue entrate.  In quegli anni Valparaíso era un porto con importante attività commerciale.

GB ha quindi raggiunto l’agiatezza economica, ha dato educazione e benessere e ha assicurato un buon patrimonio alla sua moglie e a ciascuno dei suoi figli.

Negli ultimi anni della sua vita, a causa di una malattia, non è più in grado di continuare a controllare le loro proprietà. È allora che suo figlio Luis Macchiavello Moltedo che ha studiato medicina a Santiago, deve sospendere gli studi per andare ad assistere il lavoro di suo padre e alla sua madre Ines. Siccome a Valparaíso non esisteva un’università di medicina, Luis fu costretto a scegliere una laurea in legge (avvocato) e iniziare i suoi studi da zero. Quando GB muore suo figlio Carlos aveva appena cinque e Luis 24 anni.

Quando morì nel 1920 lasciò, in eredità nel suo testamento, parte dei suoi averi a tre ospedali in Valparaíso, ad una scuola nella stessa città e al Santuario di Caravaggio sul monte Orsena della sua natia Santa Maria.

DAL GIORNALINO INTERPARROCCHIALE “CAMMINIAMO INSIEME” 2018

Un primo maggio particolare a Caravaggio

Gli abitanti di Santa Maria del Campo sono sempre stati devoti alla Madonna di Caravaggio e nei momenti difficili si sono sempre rivolti a Lei per avere aiuto e conforto. La  storia lunga secoli ricorda come i Sammariesi abbiano costruito e ricostruito la Cappella, fino ad arrivare al 1920 quando un migrante in Cile,Giovanni Macchiavello ,detto Baciara, lasciò in eredità un patrimonio per l’abbellimento della chiesetta di Caravaggio, ben 80.000 pesos, l’equivalente di 250.000 lire di allora!

In una lettera al parroco così si esprimeva: “Ho sempre creduto che quelli che sono aiutati dalla fortuna hanno il dovere di fare del bene”.
Quest’anno abbiamo avuto la gioia di accogliere sul monte i pronipoti di Baciara, giunti in Italia per ammirare, commossi, i lavori sovvenzionati dal loro avo e le altre opere che in seguito sono state realizzate………..